mercoledì 2 dicembre 2015

La madre maledetta

Andrea Pia Kennedy Yates nacque il 2 luglio del 1964.
Soffriva di depressione e psicosi post-partum.
Nel 2002 venne richiesta la pena capitale che venne in seguito tramutta in ergastolo, o meglio in 40 anni di carcere, per via del fatto che la donna uccise tutti e 5 i suoi figli affogandoli nella vasca.
Nel 2006 poi venne ritentuta non colpevole in quanto non capace di intendere e di volere e mandata in una clinica psichiatrica e poi dal 2007 in un'altra dove ancora oggi vienhe tenuta in cura.
Si trova a Kerrville.


Prima del 20 giugno 2001, quando commise quell'orribile infanticidio, era già in cura da uno psicologo, che si raccomandò di non lasciarla mai sola. Ma il marito quel giorno la lasciò con i bambini e lei li uccise.
John, Paul e Luke furono i primi a morire.
Dopo averli uccisi li prese e li adagiò sul letto.
Affogò quindi Mary che rimase a galla nella vasca. 
Noah entrò nel bagno chiedendo cosa era successo alla sorella. Quindi corse via cercando di scappare, ma venne raggiunta e fece la stessa fine degli altri. Lui rimase a galla, mentre Mary venne raccolta e messa tra le braccia del fratello John, sul letto.
A quel punto la madre chiamò ripetutamente la polizia dicendo di voler parlare con un ufficiale, senza spiegare il motivo.
Chiamò poi il mairto dicendogli di tornare di corsa a casa.
Ecco un video che mostra la pazza:

Ed ecco una foto di lei e delle povere vittime della sua follia:

sabato 21 novembre 2015

Il mostro pakistano

Nato nel 1956 in Pakistan, Javed Iqbal è stato uno dei peggiori serial killers della storia.
Tra il 1995 e il 1998 venne accusato di sodomia e arrestato e picchiato in prigione, cosa che gli provocò una paralisi per diverso tempo e la cosa gli fece covare un odio smisurato.
Cominciò nel 1999 ad avvicinare bambini orfani tra i 6 e i 16 anni, promettendogli lavoro o soldi, quindi li portava a casa, li drogava, li violentava, quindi li strangolava, li faceva a pezzi e li scioglieva nell'acido, aiutato da 3 complici minorenni.
I resti finivano dapprima in una fogna, ma quando i vicini si lamentarono della puzza che fuoriusciva, cominciò a gettare i resti delle vittime in un fiume.
Catalogava in un diario tutte le uccisioni meticolosamente: nomi delle vittime, date di uccisone, ecc., allegando le foto scattate dai complici.
Ci fu una caccia all'uomo che non diede risultato finchè il soggetto si autodenunciò con una lettera alla polizia e ad un giornale, confessando 100 uccisioni.
Leggiamo da Wikipedia: Il killer provò a ritrattare la sua confessione, ma era troppo tardi; arrivò ad accusare la polizia di averlo fatto confessare sotto minacce. Inoltre, durante la sua permanenza nella sede del giornale, tentò di convincere i giornalisti che era un semplice testimone oculare dei delitti.



Rilasciò poi alcune dichiarazioni sul movente: in primo luogo, avrebbe ucciso per “vendicarsi della polizia che, quando lo arrestò, gli fece del male”. Poi disse che “voleva evidenziare la condizione disagiata dei ragazzi” e che “voleva mandare un messaggio ai genitori dei ragazzi, che pensava fossero responsabili di negligenza”. Infine dichiarò che, con l’atto dell’omicidio, “voleva dare della speranza a dei bambini rassegnati al loro triste destino di mendicante; poteva andare oltre le cento uccisioni e arrivare a cinquecento, ma si rifiutava”.La persona che gli vendeva l'acido ufficialmente si suicidò, ma pre che la polizia usò con lui le maniere forti uccidendolo.Ancora da Wikipedia: 105 persone (tra cui 73 parenti delle vittime) testimoniarono contro di lui; la difesa non presentò testimoni. Durante il processo, che durò due mesi, i parenti delle vittime chiesero la pena di morte e protestarono più volte.
Dopo avere ascoltato la condanna in aula, il killer giurò sul suo onore di essere innocente; successivamente firmò il verdetto. L’avvocato non escluse la possibilità di chiedere un appello; puntualmente qualche tempo dopo arrivò.

Il 16 marzo 2000 il giudice Allah Bukhsh Ranjha lo trovò colpevole di 100 omicidi, di alcuni abusi su minorenni e lo condannò a morte: sarebbe dovuto essere portato in un famoso parco, strangolato con una catena di ferro davanti ai parenti delle vittime, tagliato in cento pezzi e sciolto nell’acido, esattamente come fece con i bambini; la sentenza, che creò scalpore e venne contestata dalle massime autorità religiose islamiche, fu presto commutata in una semplice impiccagione; anche il complice Sajid Ahmad venne condannato alla pena capitale; l’altro complice, un ragazzo di nome Muhammad Sabir, è stato condannato a 42 anni di carcere; aveva 13 anni. A Nadeem Mohammad, l’ultimo complice, gli vennero dati 182 anni di carcere; aveva 15 anni ed era accusato di tredici omicidi.
Intanto Iqbal provò a suicidarsi in cella due volte, ma senza successo. Si era fatto l’idea che i poliziotti cospirassero contro di lui. L’avvocato della difesa Faisal Najib Chaundhry espresse più volte alla giuria i timori dell’imputato, ma non ottenne nulla.
Morì in carcere all'età di 45 anni probabilmente ucciso e alla fine alcuni bambini che si credeva avesse ucciso vennero ritrovati vivi, 26. Quindi non 100 ma probabilmente 74 furono i bambini uccisi.

giovedì 6 agosto 2015

Il macellaio pazzo

Tra i tanti killer assassini folli, un posto di primo piano "merita" Ed Gain.
Nacque il 27 agosto del 1906 negli Stati Uniti dove morì nel 1984.


Nel maggio del 1944 morì suo fratello e subito in successione scomparvero dalla città in cui viveva nel Winsconsin 6 persone. Venne condannato per 2 di queste sparizioni, ma sicuramente a lui sono associate moltissime altre morti.
E' alla sua figura che si sono ispirati film come Psyco, Non aprite quella porta o Il silenzio degli innocenti.
Venne arrestato il 27 novembre del 1957 ma la cosa particolare è cosa rinvennero all'interno della sua abitazione. Ecco l'elenco completo, da non leggere se siete deboli di stomaco, ripreso direttamente da Wikipedia:

  • quattro nasi;
  • alcune ossa umane;
  • dieci teste di donne come decorazioni nella camera da letto;
  • le teste di Bernice Worden e Mary Hogan;
  • il cadavere di Bernice Worden, appeso a testa in giù, decapitato e sventrato;
  • pelle umana usata come tappezzeria per lampade da tavolo e per sedie;
  • calotte craniche trasformate in ciotole;
  • un cuore umano (si discute su dove sia stato trovato; gli addetti al rapporto affermano tutti che fosse in una casseruola nella stufa, mentre alcuni fotografi della scena del crimine affermarono che fosse in una scatola di carta);
  • due labbra umane che decoravano una finestra;
  • alcuni teschi;
  • il rivestimento di una lampada fatto in pelle umana;
  • un tamburo fatto di pelle umana;
  • femori usati come gambe per un tavolo;
  • nove maschere fatte in pelle umana mummificata e somigliante al cuoio;
  • una lampada con il manico di una colonna vertebrale;
  • vestiti fatti di pelle umana.

Ecco di seguito alcuni dei suoi prodotti artigianali:






Lui sostenne che alcuni di quei cimeli li prese andando a riesumare cadaveri e profanare tombe nei cimiteri.
La sua adolescenza fu segnata da quando ebbe un orgasmo nel vedere il padre sventrare un maiale.
La madre lo sorprese un giorno mentre si masturbava e lo immerse nell'acqua bollente.
Fece poi promettere a lui e al fratello che sarebbero rimasti vergini a vita. Il fratello infranse quella promessa. Il fratello che scomparve...
Era effeminato e timido e veniva preso in giro dagli altri. Inoltre rideva durante situazioni serie, senza motivo. Ma a scuola andava piuttosto bene.
Sembra che Ed abbia definitivamente "dato di matto" dopo la morte della madre, seguita a quella del padre. Il fratello morì durante un incendio si disse per asfissia, ma venne ritrovato con il cranio fracassato.
Nel 1957 come detto venne arrestato per la morte di Bernice Worden, la cui testa venne ritrovata distante dal corpo martoriato e infilzata con degli spilli. Voleva appenderla ad una parete esibendola come un trofeo.
Ed ammise alcuni delitti e di aver dissotterrato una donna che somigliava alla madre tenendola a casa con lui.
Aveva il desiderio di diventare donna e di fare sesso con i cadaveri che però disse emanavano un cattivo odore e non lo fece mai.
Ed morì a causa di un cancro. La sua tomba venne profanata e rubata nel 2000, poi ritrovata e ora si trova in un museo.
La macchina con cui trasportava i cadaveri venne poi venduta all'asta e l'acquirente fece pagare il biglietto per vederla.

Chiudiamo il macabro articolo con alcuni dei ritrovamenti nella sua abitazione:




martedì 4 agosto 2015

Incidente del Passo di Djatlov

Questo stranissimo incidente si verificò la notte del 2 febbraio 1959 in Russia.
9 escursionisti si erano accampati sugli Urali quando accadde qualcosa che li fece scappare a piedi nudi e semi-svestiti nella neve ad una temperatura di almeno -30°.
La cosa particolare è che la tenda nella quale si trovarono venne lacerata dall'interno.
Investigatori russi parlarono allora di morte causata da una forza misteriosa molto potente e sconosciuta. Sotto la foto della tenda come venne rinvenuta il 26 febbraio:


I 9 escursionisti morirono naturalmente assiderati, ma due di loro vennero trovati con il cranio fracassato, due con le costole del torace rotte ed uno senza la lingua.
Questi traumi potrebbero essere spiegati da una caduta in una gola, ma non sembra ci sia stata nessuna caduta e non vennero ritrovati segni di nessuna lotta.
Sui loro vestiti vennero rilevate tracce elevate di radioattività.
Questo l'elenco degli escursionisti, con la data di nascita, ripresa da Wikipedia:

  1. Igor Alekseevič Djatlov (Игорь Алексеевич Дятлов), capospedizione, 13/1/1936
  2. Zinaida Alekseevna Kolmogorova (Зинаида Алексеевна Колмогорова), 12/1/1937
  3. Ljudmila Aleksandrovna Dubinina (Людмила Александровна Дубинина), 11/1/1936
  4. Aleksandr Sergeevič Kolevatov (Александр Сергеевич Колеватов), 16/11/1934
  5. Rustem Vladimirovič Slobodin (Рустем Владимирович Слободин), 11/1/1936
  6. Jurij Alekseevič Krivoniščenko (Юрий Алексеевич Кривонищенко), 7/2/1935
  7. Jurij Nikolaevič Dorošenko (Юрий Николаевич Дорошенко), 12/1/1938
  8. Nikolaj Vasil'evič (Vladimirovič?) Thibeaux-Brignolles (Николай Васильевич (Владимирович?) Тибо-Бриньоль), 5/6/1935
  9. Aleksandr Aleksandrovič Zolotarëv (Александр Александрович Золотарёв), 2/2/1921
  10. Jurij Efimovič Judin (Юрий Ефимович Юдин), 1937

In base alle analisi mediche effettuate poi, si disse che per sfondare il cranio e il torace di due dei 9 ragazzi, sarebbe servita una forza d'impatto paragonabile a quella di un investimento causato da una macchina.
Vennero fatte nel tempo varie supposizioni anche fantasiose ma nessuna riusciva a convincere e a spiegare cosa poteva essere accaduto quella notte.
L'inchiesta alla fine venne archiviata per morte causata da "un'irresistibile forza sconosciuta".
Alcuni escursionisti che erano presenti quella notte nell'area dissero di aver notato delle strane sfere arancioni nel cielo.
In seguito si parlò anche di esperimenti sovietici che potevano essere stati messi in atto in quella zona, segretamente.
Nel 2104 lo scrittore americano Donnie Eichar sviluppò la teoria della "tempesta perfetta" che avrebbe causato dei rumori assordanti, con infrasuoni che avrebbero portato a problemi e anche poi alla follia degli escursionisti e dei mini tornado in tutta la zona che avrebbero causato il panico tra i 9.
Ma la verità è che ad oggi nessuno ha capito bene che cosa sia successo quel giorno.
Rimarrà un mistero incompreso.
E' stato anche realizzato un film ispirato a questo incidente nel 2013: FILM
In questo VIDEO invece si vedono molte foto originali dell'episodio, alcune molto forti.

sabato 27 giugno 2015

La strana storia di Elisa Lam

Questo mistero si svolge a Los Angeles nel febbraio del 2013.
Siamo al Cecil Hotel e la ragazza venne trovata annegata all'interno di un serbatoio d'acqua che riforniva l'albergo.
La cosa strana è che per accedere al tetto e quindi al serbatoio, occorreva una chiave che solo il personale dell'albergo poteva avere.
Ma non solo.
Il caso venne derubricato come morte da annegamento, morte accidentale. Probabilmente è caduta da sola nel serbatoio, anche se non si spiega come possa aver fatto ad accedervi.
Ma c'è di più, molto di più.


La telecamera di sorveglianza installata nell'ascensore dell'albergo riprende Elisa ed il suo comportamento quel giorno è davvero inspiegabile.
Prima sembra voler fuggire da qualcosa o qualcuno e preme tutti i tasti dell'ascensore che però non da segni di vita.
Poi si nasconde, anche se le porte sono aperte.
Poi esce fuori, si guarda intorno in maniera sospetta e a un certo punto sembra parlare con qualcuno, gesticolando in maniera veramente strana.
A un certo punto le porte dell'ascensore si richiudono e si rimette in moto.
E di Elisa Lam non c'è più traccia.
Verrà appunto ritrovata morta annegata nel serbatoio.


L'hotel nel tempo ha riscontrato diversi suicidi ed omicidi, ma questo è un caso davvero particolare.
Ecco il video di cui si è scritto sopra. Guardate da voi:


Ma le assurdità non finiscono qui.
La morte di Elisa sembra ripercorrere la storia del film horror Dark Water, in cui una cliente di nome Cecilia (l'hotel come si chiamava...?) si lamenta per un serbatoio d'acqua posto sul tetto dell'albergo (!) che perde e bagna il soffitto. All'interno del serbatoio c'era un cadavere (!).
Ancora: poco tempo dopo scoppiò la tubercolosi nell'area vicina all'hotel e sapete come si chiamava il kit utilizzato per curare casi del genere? Sembra incredibile ma si chiamava proprio Lam-Elisa.
Questo caso è a dir poco assurdo, oltre che misterioso, che ne dite?